venerdì 16 dicembre 2011

Conoscere le fonti autorevoli e legalmente riconosciute

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Le informazioni su cui basare le nostre strategie amorose devono provenire da fonti attendibili e verificabili.
Non possiamo fare un passaparola solo perché una notizia ci ha particolarmente colpiti o quantomeno, nel condividerla mettiamo sempre in evidenza che la notizia non  l'abbiamo verificata personalmente ed invitiamo i nostri amici a verificarla.
Gli attuali sistemi di divulgazione sembrano basarsi sulla ricerca spasmodica dell'audience mettendo in ombra l'aspetto socialmente utile, ovvero quello di formare una popolazione con maggior senso di responsabilità e dedizione verso il proprio dovere ed informata sui propri diritti.

Qui non si vuole penalizzare un programma televisivo o un giornale a vantaggio di un'altro. Non è difficile comprendere che un sano programma di frivolezze può alleggerire la tensione di chi affronta un periodo un po' stressante della propria vita e neanche è pensabile che si possa vivere guardando sempre e solo programmi che parlano di economia, politica e scienza.

Come sempre è solo una questione di equilibri, ma quando a gestire questi equilibri c'è il potente di turno allora tutto il sistema informativo si trasforma in uno strumento per orientare le scelte dei telespettatori/lettori in funzione della speculazione dei soliti pochi su molti.
Negli ultimi decenni, il sistema economico mondiale basato sul PIL (Prodotto Interno Lordo) ha scatenato le più grandi cattiverie globali di tutti i tempi tra cui anche la disinformazione ovvero una strategia per disorientarci e distrarre la nostra attenzione verso contenuti molto spettacolari ma frivoli spesso prossimi alla totale inutilità o addirittura diseducativi (leggasi "reality show").

A questo punto non è difficile intuire che l'informazione non può essere acquisita passivamente ed essere considerata attendibile solo perché ci piace o scartata perché al di sopra della nostra capacità di comprendere; semmai dovrebbe essere proprio il contrario.
Mentre scrivo questo articolo stiamo per tagliare il confine tra l'anno 2011 e il 2012 e l'intero sistema di diffusione delle informazioni è radicalmente cambiato, quasi completamente sostituito direi.

La tecnologia e ovviamente la volontà di qualche forza sconosciuta che cercheremo di scoprire più avanti, oggi ci permette di sfuggire alla fruizione passiva delle informazioni in quanto, non solo tramite internet possiamo verificare la stragrande maggioranza delle informazioni diffuse nel territorio, ma possiamo fare da ripetitore verso la nostra rete sociale o verso un gruppo tematico con centinaia di migliaia di membri, senza escludere la possibilità di aggiungere i nostri commenti e le nostre osservazioni.
E questo non è niente se consideriamo che la stessa tecnologia ci permette di immettere l'informazione nella rete con estrema facilità e senza ricorrere a costose apparecchiature di trasmissione dei segnali.
Siti web, blog, streaming audio e video, sono ormai alla portata di tutti, senza sborsare un solo centesimo, ed ogni persona che ha una discreta configurazione hardware, software ed è connesso alla rete Internet, può in pochissimi minuti, crearsi un account e cominciare a costruirsi il proprio spazio telematico riportando, testi, immagini, suoni, video e quant'altro ritiene opportuno fino alla WebTV per trasmettere in diretta ed in mondo visione!
Tutto rigorosamente senza alcun costo economico fatta eccezione per i costi già sostenuti per il mantenimento del proprio PC e della connessione alla rete Internet.


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venerdì 9 dicembre 2011

FACEBOOK (ma non solo) PAGATO E STRAPAGATO

pubblicata da Rete Amica il giorno venerdì 8 gennaio 2010 alle ore 6.11
di Rete Amica fondatore di un GRUPPO DI DISCUSSIONE di pubblica utilità 

Anche se non lo sai, Facebook e tutti i beni ed i servizi telematici (ma non solo), che ci vengono offerti GRATIS, in realtà li paghiamo e strapaghiamo, tranne quelli per i quali NON ti sono stati richiesti neanche i dati personali.
Non credete che tutto questo sia possibile? OK, allora continuate a leggere questa opinione di Rete Amica scaturita da complicate ed annose ricerche e tanti studi in merito, iniziati quando ancora non era facile come oggi trovare informazioni su internet e le istituzioni e la TV di Stato non erano così trasparenti.

Credo che dietro le false spoglie di Social Network propagandato come "... sistema per ritrovare vecchi amici e compagni di scuola etc..." ci sia in realtà la volontà di raccogliere, catalogare e diffondere informazioni personali alla velocità della luce. Così chi ha l'immenso potere di elaborare questa infinita mole di dati, stupidamente consegnata da noi stessi su un vassoio d'argento, può ricavare, grazie ai potentissimi mezzi informatici moderni, le più svariate statistiche su ogni caratteristica degli abitanti di tutto il mondo e fornirle (venderle) alle multinazionali che così amplificano ulteriormente il potere esercitato sulle gente che su FB (ma non solo) cerca solo un po' di svago e/o un po’ di umana e disinteressata compagnia.

Il bello di tutto questo è che li abbiamo autorizzati noi nello stesso momento che abbiamo accettato le cosiddette T.O.S. (Terms Of Service) cioè le Condizioni del Servizio durante la fase di iscrizione al sito (Rapida sintesi dal TG5).
A tal proposito vi invito anche a visionare questo video messaggio che ho appena trovato proprio adesso su youtube.
Vedere anche quest'altro interessante servizio tratto da RAINEWS24 su youtube 

E si! Tutti a dirci “Dai! Iscriviti anche tu su FB, ci siamo già tutti!”. Ed eccoci, senza saperlo, a consumare l’ennesimo scempio delle cose fatte in fretta e furia senza guardare cosa stiamo accettando e senza riflettere sugli effetti che inesorabilmente questo produrrà sull’evoluzione sociale, politica ed economica.

Perché mai ci ostiniamo a non voler capire diventando sempre più inconsapevoli e vulnerabili?

FB va invece bene per chi ha un'attività commerciale e vuole pubblicizzarla, per musicisti, gruppi ideologici e quant'altro non sia la nostra vita privata e tutte le foto di famiglia.
Per farla breve, Facebook e tanti altri servizi di rete (ma non solo), sono a pagamento.
Non ce ne accorgiamo perché la moneta con cui paghiamo non sono le classiche banconote.
La moneta più preziosa dell'era che stiamo vivendo è invisibile ancora sconosciuta alla maggior parte di noi, e viene gestita da banche speciali, le BANCHE DATI.
Per chi non l'avesse ancora capito, rilasciare i dati personali per un servizio o un bene che viene pubblicizzato come gratis, rappresenta il modo più maldestro per diventare vittime inconsapevoli di una truffa.

Nota: (Lo stesso concetto verrà poi pubblicato da un giornalista americano e commentato il 07/05/2011 su RADIOTRE nel programma Oggi a pagina3: La privacy all'epoca della rete )

I nostri dati anagrafici sono la moneta moderna
e conferisce a chi li riceve un potere immenso
che può essere usato contro noi stessi
ALTRO CHE GRATIS!

Vi invito ad approfondire la questione su Privacy, preziosa moneta di scambio (la stessa discussione su questo blog) e a partecipare a questa discussione con i vostri dubbi, perplessità e smentite ma solo dopo che avrete fatto le vostre belle ricerche sulle questioni legate alla privacy, partendo dal sito del Garante www.garanteprivacy.it per finire coi siti delle televisioni dove sono archiviati diversi programmi che parlano della protezione dei dati personali ed i pericoli derivanti dalla loro diffusione incontrollata ed incontrastata ad esempio www.rai.tv e dopo aver dato uno sguardo agli aspetti tecnici e le straordinarie potenzialità dell’archiviazione, organizzazione elaborazione ed interrogazione dei dati (cercare “basi di dati”).

Questa mia opinione si è formata attraverso un appassionato studio della questione per la quale ho impiegato 10 anni sfruttando solo una piccola parte del poco tempo libero che mi resta ogni giorno.
In questi 10 anni ho anche sperimentato come sia facile cadere in trappola per ogni minima cosa che abbia a che fare con esercenti e sportelli vari.

Riporto anche un fac-simile di botta e risposta fra un ipotetico cliente ed una ipotetica cassiera di supermercato:

Commessa: “Vuole farsi la CARTA SCONTO?”
Rete Amica: “E’ gratis?”
Commessa: “Si”
Rete Amica: “Ok, allora l’accetto”
Commessa: “Compili questo modulo con i suoi dati personali, mi dia il documento per farne una fotocopia, e firmi il modulo”
Rete Amica: “Ma allora non è gratis!”
Commessa: “Certo che lo è, non le stiamo chiedendo dei soldi”
Rete Amica: “Ma, mi state chiedendo di rinunciare alla mia privacy che per me vale molto di più dei soldi.”
Commessa: “Servono per sapere a chi si fanno gli sconti.”
Rete Amica: “E perché vi interessa saperlo? Quando vado a riscuotere il gratta e vinci o la vincita al lotto, nessuno mi chiede chi sono, la ricevuta è al portatore, chi la consegna riscuote, quindi se volete fare sconti per attirare la clientela ed espandere il volume d’affari vi basta che qualsiasi portatore vi mostri una qualsiasi delle vostre schede per dimostrarvi di essere un vostro cliente, di conseguenza chi vuole lo sconto si recherà presso questo esercizio”
Commessa: “Non so, io faccio solo quello che mi dicono, devo conservare un posto di lavoro”
Rete Amica: “Lei ha il dovere di sapere se quello che le fanno fare, può avere effetti indesiderati anche a lungo termine sulla società di cui tanto ci lamentiamo e quindi anche sulle persone che le stanno a cuore. Quando avrà un minuto di tempo si conceda una visita al gruppo di Rete Amica su FB.”
Commessa: “La cosa mi ha incuriosito, credo proprio che ci farò una capatina, grazie.”
Rete Amica: “Grazie a lei, per la disponibilità”

Chi ha qualche rimasuglio di tempo ed una buona capacità di apprendimento e dimestichezza nel trovare le fonti di informazione giuste (non solo in rete) potrebbe impiegare anche solo un mese per capirne abbastanza da avallare la mia opinione o per smentirla.
Potete iniziare dalla relazione annuale per il 2008 presentata nel 2009 dal Garante per la Privacy nella quale diverse volte vengono citati i social network e fatti richiami ad un uso più attento da parte degli utenti.

Ho anche la soluzione che ovviamente non vi piacerà: Abbandonate i vostri accounts con Nome e Cognome in chiaro per i quali avete fornito i veri dati personali e rifatevi un account fittizio come quello di Rete Amica così potrete continuare a coltivare l’orticello di FB senza denudarvi davanti a tutti della vostra privacy.

Rete Amica tiene i rapporti con la famiglia e gli amici tramite collaudatissimi ed affidabilissimi strumenti come MSN e Skype, o tramite il tradizionale antico ma potentissimo mezzo che è la posta elettronica e tanti altri modi sicuri per la privacy e per mantenere i contatti solo nell’ambito di parenti ed amici.
Ma attenzione, anche su questi rigorosamente vanno inseriti dati fittizi che confiderete solo alle persone che volete tra i vostri contatti, tranne ovviamente che non vorrete acquistare (stavolta con soldi veri) qualcuno dei servizi aggiuntivi offerti. Certo così dovrete rinunciare a ritrovare i vostri vecchi compagni di scuola, colleghi e parenti lontani, ma come recitano tante opere multimediali facilmente reperibili su youtube, “Se questi non vi hanno mai cercato fino ad oggi e non risultano in nessuno degli elenchi telefonici globali… un motivo ci sarà!”.

Tutto ciò che si accetta telematicamente o si firma su carta, va attentamente letto e si ha diritto a riceverne una copia, anche se cercheranno sempre di mettervi a disagio quando la chiederete.
Cercate nel limite del possibile di non ritrovarvi a dover accettare qualcosa in fretta e furia. Ricordatevi che dovete essere anche un esempio da seguire per le persone che si fidano di voi.


AGGIUNTI SUCCESSIVAMENTE ALLA PRIMA PUBBLICAZIONE

13/01/2009 Rete Amica invita ad un ulteriore riflessione, guardando il secondo servizio di questa puntata di Neapolis del 08/01/2009: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3f3c9436-5b59-4f7c-9ba3-8391731bcb94.html?p=0
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Seguono commenti alla nota anche se mancano i commenti del secondo interlocutore (forse perché ha disattivato il suo account)

Rete Amica Nel senso che peggio di me non c'è nessuno?!? 
:)))))))))))))))
Mi fa piacere che ogni tanto ti fai viva.
I tuoi progetti come procedono?
13 gennaio 2010 alle ore 11.56 · Mi piace

Rete Amica Certo, certo...
E tu lavori bene, almeno dai risultati che vedo io da qui così sembra.
Ti auguro tutto il successo che meriti.
13 gennaio 2010 alle ore 12.15 · Mi piace

Rete Amica Donata, come vedi io sto bene sul Social Network senza rinunziare all'anonimato e scambio pareri ed opinioni (socializzo) con un'infinità di persone.
Credo che l'errore comune stia nell'avere sempre voglia di nutrire il proprio ego mettendo in secondo piano la ricchezza che sta nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Per me il social network è solo un'occasione per fruire dei pensieri altrui e rendere fruibili i miei pensieri agli altri, una sorta di scambio rapido e costruttivo che ci fa crescere tutti.
In questa epoca tecnologica, per vostra fortuna, i miei connotati, le informazioni anagrafiche e la mia posizione sociale non sono importanti per veicolare il mio pensiero.
Credo sia fondamentale concentrarsi su ciò che si predica e non sul pulpito da cui la predica proviene, altrimenti sarebbe fin troppo facile distrarre l'attenzione di chi vorrebbe capire nuovi concetti, basterebbe infatti alimentare sterili polemiche che rallenterebbero inevitabilmente il confronto fra chi la pensa diversamente a scapito dell'evoluzione.
Questa diavoleria di Facebook è un'arma a doppio taglio per chi non conosce i pericoli legati ai furti di identità e ti assicuro che la maggior parte degli utenti sono all'oscuro di questo problema.
Io cerco di aggirare l'ostacolo prendendo da FB solo parte buona ed evitando di "pagare" con la mia identità visto che il tutto viene propagandato come GRATIS.
La moneta non è solo quella di metallo o di carta (altro errore comune).
Grazie per avermi fornito lo spunto per ulteriori precisazioni ed esempi.
Io amo le persone che cercano il confronto e spero che ci sia un seguito.

Credo che tu abbia esordito con "Cara Rete Amica" solo perché il nick è al femminile ma, nel dubbio, ribadisco che dietro Rete Amica, che non è un'organizzazione, c'è solo un comune cittadino (uomo) che vuole crescere anche grazie a voi senza rinunciare all'anonimato.

Buona serata e a presto!

:))))))))))))))
12 aprile 2010 alle ore 21.10 · Mi piace




Privacy: Le profezie di Rete Amica

A proposito di quanto trasmesso nel programma Radio Rai "Oggi a pagina3: La privacy al tempo della rete" del 07/05/2011, desidero evidenziare un commento di Rete Amica datato 25/11/2009, in una discussione appositamente aperta per discutere del problema della privacy.
La discussione intera può essere letta dagli utenti di facebook cliccando qui di seguito: "Privacy, preziosa moneta di scambio"
Successivamente Rete Amica l'8/01/2010, redige e pubblica una nota dedicata all'argomento che gli utenti di facebook possono leggere cliccando qui di seguito: "FACEBOOK (ma non solo) PAGATO E STRAPAGATO" (La stessa nota in questo blog) ma intanto di sotto pubblico una porzione di questa nota dove si può notare la vicinanza con quanto si può ascoltare dal programma radio in questione.
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Onde evitare che un giorno Facebook eliminasse la discussione, ho deciso di ricopiarne il testo qui di seguito:

Rete Amica
Quante volte ci siamo lamentati dei vicini di casa o di lavoro, perché conoscono tutti i nostri movimenti?
Quando usciamo, quando rientriamo, che spesa facciamo, a che ora la facciamo, dove la facciamo, quando tiriamo lo sciacquone etc..
Beh! Allora? Con Facebook sono improvvisamente finite tutte queste preoccupazioni? Ma come proprio lo strumento che per eccellenza fa diffusione di dati personali?
Andiamo per ordine:
Hai un'attività? Hai un gruppo musicale? Hai delle idee da condividere con la collettività? Ok allora diffondile con facebook.
Ma il privato cosa deve scrivere? Oppure perché deve farsi identificare e far conoscere al mondo intero quali sono i propri interessi, hobby, debolezze e orari di presenza su facebook? Tutto questo non ha senso, anche perché contrariamente a quanto propagandano gli amministratori di facebook, c'è un limite imposto alla protezione della privacy.
A tal proposito vi invito a leggere questo articolo che ho trovato in rete http://aggregarsi.blogspot.com/2009/09/facebook-no-grazie-almeno-cosi-come.html
Non capisco questo accanimento a voler per forza mettere tutti a nudo, siamo troppo abituati a discriminare attraverso le apparenze, non siamo ancora maturi per sfruttare al meglio le peculiarità del contatto telematico.
La verità è che vogliamo a tutti i costi sapere quelle cose banali che ci danno alla fine un'idea aberrata di chi ci sta davanti: marca dell'orologio, modello di automobile, firma degli indumenti, occhiali da sole ultimo grido etc...
I contenuti (quello che sta dentro ad una persona) sono sempre la cosa meno presa in considerazione.
Ebbene, a me non interessa sapere chi siete, ma solo cosa pensate, quindi potete anche farvi un nick fasullo come il mio e venire qui a scambiare idee.
Certo che ognuno di noi potrebbe benissimo avere 2 accounts su facebook, uno per esibirsi ed uno per stare in privacy.
Cmq un tempo si attaccavano i manifesti al muro per informare le persone di un concerto o qualsiasi altra manifestazione pubblica, adesso con facebook se non dici chi sei non ti dicono più niente... Non trovate che anche voi incosapevolmente state facendo il gioco di chi ci vuole definitivamente privare della nostra privacy?
Riflettete!
08/10/2009 09.36

Gabr. Mang.
ho riflettuto ......
e ti dico che non mi serve ....trovare un nome fittizio o una nuova identita' per dirti come la penso......dico cio' che penso,...... assumendomi tutta la responsabilita' di cio che dico....tu parli di mentenere la privacy...ma mi dici a che ti serve.....?alla fine non mi interessa sapere la tua vita privata..(per me privacy è questa)ma cio' che pensi! .....ma lo faccio guardandoti negli occhi.....(modo di dire)se non ti fai riconoscere e dici a maggior che vuoi rimanere anonimo...mi dimostri che sei una persona debole senza carattere .!!!!!..e magari se ti incontrassi in facebook non ti darei la giusta importanze...anche solo nelle semplici discussioni che vuoi fare......
questo è il mio modo di vedere la privacy.
08/10/2009 13.09

Rete Amica
Rispetto il tuo pensiero, ma devo sottolineare che il coraggio di guardarsi negli occhi ed assumersi le proprie responsabilità è un presupposto valido quando si deve o vuole dire o fare cose che possono non piacere a qualcun altro, come una critica o un giudizio, io invece sono qui per depositare suggerimenti su cosa ho trovato utile per dare ad altri la possibilità di venirne a conoscenza.
I contenuti non cambiano.
Fai finta che passando da una piazza hai trovato un bel libro con su scritto "lo regalo al primo che se lo prende" stai a chiederti il nome ed il cognome di chi lo ha lasciato li'?
Beh! Le cose che metterò a disposizione di tutti si trovano qua dentro, chi vuole se le prende GRATIS io non chiedo a nessuno "chi sei" prendete e basta.
Ciò non toglie che l'evolversi dei rapporti con le le persone che mi concederanno questo privilegio potrebbe anche portarmi ad accorciare le distanze, ma ogni cosa a suo tempo e nella giusta misura.
E' ancora presto per parlare di "dimostrazioni" il buon cavallo si vede a lunga corsa :)))))))))
Se ti fa piacere, puoi dirmene di tutti i colori, tanto ho capito che lo faresti anche guardandomi negli occhi, non ci vuole molto a capirlo.
Ti apprezzo tantissimo anche per questo, perché contrariamente a quello che pensi adesso, anch'io sono molto diretto con le persone che mi circondano nella vita di tutti i giorni e so quanto sia difficile riuscire a farsi apprezzare nonostante questo venga ritenuto un atteggiamento si costruttivo, ma anche fastidioso.
Io ogni caso fra noi due quello che scrive di più sono io... vorrà dire che in fondo sei più riservata di me?

Un'altra cosa...
Che senso avrebbe combattere la violenza con la violenza?
Analogamente che senso avrebbe combattere contro la diffusione incontrollata ed incontrastata dei nostri dati personali mettendoci allo scoperto? Fai quest'altra riflessione...

P.S.
Non so a te ma a me piace tantissimo questo scambio di pareri, è anche un modo per chiarire aspetti che nessuno è abituato a trattare http://www.garanteprivacy.it/
08/10/2009 13.29

Gabr. Mang.
time out!!!!!!
08/10/2009 13.45

Gabr. Mang.
il fatto che io scriva poco è dovuta ad una mia pigrizia....io vado a tremila.....ma con le parole...vedo che tu sei molto bravo a scrivere e a farti capire....
buon pranzo!
08/10/2009 13.48

Rete Amica
Ok, time OUT!
08/10/2009 13.50

Rete Amica
Si, grazie io ho già pranzato, buon pranzo a te e a tutti a casa.... io mi metterò all'opera quando rientrerò dal lavoro dopo le 17.00... andrò a caccia di contenuti da condividere ;)

Tu invece registra un'altra canzone invece di perdere tempo con una testaccia dura come me ;)

Ciao.
08/10/2009 13.53

Rete Amica
Giusto per ritornare al tema della privacy, eccovi una guida pubblicata dall'ADICONSUM che spiega come difendersi dal furto di identità.
E' utilissimo per tutti quelli che usano i social network e che eseguono transazioni con le carte di credito attraverso la rete internet.


Questo è quello che intendo io come "mutuo soccorso telematico", poche polemiche e tanti contenuti utili e di immediata fruizione senza tanti fronzoli del tipo "...cercate su internet..." oppure "...ho sentito dire che..." oppure ancora "...dicono tutti così... fanno tutti così..."
In questo gruppo si danno dritte e nient'altro.
09/10/2009 15.12

Rete Amica
Scusate col link di prima si va sull'articolo pubblicato sul Sole24ore che presenta la guida.


Per invece consultarne una on-line cliccare qui: http://issuu.com/adiconsum/docs/forum_05032009_gat/7

09/10/2009 15.33

Rete Amica
Vorrei invitarvi anche, senza allarmare nessuno, a leggere i punti 3 e 4 del seguente articolo (non istituzionale quindi non autorevole, ma cose abbastanza realistiche e credibili.


Saluti
09/10/2009 15.46

Rete Amica
Eureka! ho trovato una versione aggiornatissima del manuale "Il furto di identità" da consultare direttamente on-line: http://issuu.com/adiconsum/docs/xosservatorio_sul_furto_di_identit__abstract_repor
09/10/2009 16.00

Rete Amica
E per oggi finisco con questa pagina dell'autorità Garante per la Privacy dalla quale potrete scaricare un preziosissimo opuscolo in vari formati:


Ricordate che la vostra partecipazione al gruppo equivale alla vostra buona azione quotidiana.
09/10/2009 16.17

Rete Amica
Se conoscete persone che anche saltuariamente manifestano interesse per il problema della diffusione dei dati personali e delle firme sulle "note sul trattamento dei dati" che ormai si devono apporre anche quando si compra la carta igienica (per dirla pulita), qui possono sollevare i loro dubbi così da cercare di chiarire la questione, e vi assicuro che di cose da chiarire ce ne sono davvero tante!
Invitate pure i vostri amici al gruppo.
13/10/2009 20.32

Rete Amica
La gente si chiede perché deve continuamente firmare "note sul trattamento dei dati" per ogni cosa che fa.
La gente non si accorge se queste note sono scritte bene o male.
La gente non chiede mai di ricevere copia dei documenti firmati, chi lo fa viene guardato come un alieno.

Poveri noi, e beati i furbi che su questo ci marciano.

Una persona che non vi dico, durante la prenotazione di un biglietto aereo di una compagnia che non vi dico, via internet in fase di pagamento, l'interfaccia imponeva di inserire un'email per la conferma dell'avvenuta prenotazione, e fin qui tutto OK.
Il problema era che nel dare l'OK, si doveva per forza accettare una "nota sul trattamento dei dati" per la quale non si aveva facoltà di scegliere per quali trattamenti non si dava il consenso ed inoltre si era anche obbligati ad accettare l'iscrizione alla newsletter della compagnia e ad inserire un numero di telefono.
Le "note sul trattamento dei dati" erano scritte in modo tale da consentire alla compagnia aerea di spargerli a dismisura ed autorizzare non si sa quante aziende a telefonare per interviste e ricerche di mercato.
A me potrebbe anche stare bene, ma solo se ho facoltà di scegliere.
E voi?
Quando è stato approfondito questo tema, la risposta è stata vaga e tergiversante.
In merito al numero di telefono, ci è stato riferito che serve per chiamare il cliente in caso di variazioni dei voli ed effettivamente ho potuto riscontrare che è un servizio che offrono davvero.
Resta comunque inaccettabile che non si possa procedere all'acquisto (o prenotazione) del biglietto senza aver riempito la casella del numero di telefono.
Bisogna invece chiarire che se si rinuncia a questo servizio il cliente avrà l'obbligo di telefonare alla compagnia prima di partire per l'aeroporto per accertarsi che non ci siano state variazioni.
Ecco quello che a poco a poco ci stanno togliendo, la facoltà di scegliere. 
15/10/2009 12.18

Rete Amica
Facebook è da sempre a pagamento, solo che lo si paga con una moneta preziosissima che ancora la maggior parte della popolazione si ostina a non capire.
La moneta di cui parlo si chiama "Privacy" e la si elargisce ogni volta che le nostre cose private vengono messe in circolazione sulla rete (foto, video, di battesimi, cresime, nascite, matrimoni, numeri di telefono, stato di salute e chi più ne ha più ne metta).
Poi ci si lamenta che i vicini di casa guardano quando entriamo ed usciamo di casa o leggono sui sacchetti della spesa dove l'abbiamo comprata!
La privacy, come i soldi veri, non è infinita e quando l'avremo spesa tutta resteremo irrimediabilmente nudi e crudi.
Chi invece se ne sarà appropriato (senza alcuno sforzo visto che siamo noi stessi a fare il lavoro di porgerla in un vassoio d'argento) la convertirà in soldi veri.
Scusate se penso che ci stiamo facendo del male.
Viva i vecchi nickname di una volta che ci consentivano di comunicare ogni cosa senza ridurci in mutande.
25/11/2009 18.44

Rete Amica
Finalmente ho finito di preparare la nota su quest'argomento.

08/01/2010 6.17

Rete Amica
E questo è il link all'evento col quale l'ho diffuso:

08/01/2010 10.30

Rete Amica
Ecco un'iniziativa davvero efficace, diffondetela fra le persone che amate.

11/02/2010 6.33

Rete Amica
A seguito di un piacevole confronto con nuove persone ancora tutte da conoscere, ho trovato un'altro contenuto pubblicato dalla RAI dove si parla del "furto d'identità"

Questo è il link:
09/01/2011 01.57

Kiakkiara Silente
Rete Amica a volte sembra il tuttologo di turno, ma per mia abitudine verifico sempre le affermazioni di chiunque raccogliendo in massima parte solo delusioni.
Stavolta è diverso e desidero dare anch'io un piccolo contributo.


Grazie Rete Amica
20/01/2011 16.35



martedì 6 dicembre 2011

RAITRE - E SE DOMANI DEL 26/11/2011 - VIDEOSORVEGLIANZA

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Da 00:41:15 a 01:17:15 SISTEMI DI VIDEOCONTROLLO







00:41:15 Videosorveglianza per la sicurezza pubblica
00:47:30 Mappa approssimativa delle aree videosorvegliate d'Italia
00:48:30 Mauro PAISSAN - Panoramica sui lmiti d'uso delle telecamere
00:53:00 Videosorvegliana a Roma (uccisa da un pugno in faccia)
00:57:25 Mauro PAISSAN - Efficacia della videosorveglianza
00:59:00 Paolo Ainio - Siamo tutti sorvegliati?
01:01:00 Sorvegliati e riconosciuti dai manichini per esigenze di marketing
01:07:00 Equilibrio tra normative e tecnologia
01:07:30 Orgini videocontrollo e potere dissuasivo
01:09:00 Confine tra esigenze di sicurezza ed esigenze di privacy
01:10:00 Tecnologie per l'identificazione automatica, riconoscimento facciale
01:13:15 Riconoscimento facciale su Facebook, profilazione e violazione privacy
01:15:00 Sorveglianza negli asili, pro e contro
01:17:15 Fine servizio sulla privacy



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domenica 4 dicembre 2011

MAURIZIO COSTANZO TALK DEL 10/03/2011 - MAURO PAISSAN

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Nella trasmissione si parla di privacy in svariati ambiti: social network, autoprofilazione, prostituzione virtuale giovanile, videocamere di sorveglianza, morbosità, curiosità, mancanza di cultura della privacy, invadenza, gossip, giornalismo, salute etc...








00:00:00 La privacy viene sempre rispettata?
00:02:50 Come si devono comportare i giornalisti di gossip?
00:04:20 Guida del Garante Privacy per difendersi dai social network
00:06:10 "Io non ho niente da nascondere"
00:06:50 Prostituazione giovanile via cam
00:07:40 Bisogna creare la cultura della privacy
00:08:35 Profili falsi
00:08:55 Amore e rispetto di se stessi
00:09:20 Come acquisiscono i dati che non vorremmo cedere?
00:10:30 Telemarketing - Il registro pubblico delle opposizioni dal 01/02/2011
00:13:00 Telecamere di videosorveglianza
00:15:50 Intercettazioni telefoniche
00:17:50 Pubblicare le intercettazioni o le sentenze
00:18:45 Stalking
00:20:00 Garanzia assoluta sulla riservatezza dei dati sulla sulla salute
00:21:30 Non siamo pronti, non siamo educati alla privacy
00:22:45 Ancora sul gossip
00:24:00 Ruolo dei mezzi di informazione
00:24:45 Priorità sulla difesa della privacy
00:26:20 La riservatezza del comune cittadino
00:27:00 Le 3 "S" soldi, sesso e sangue, la morbosità diffusa



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RAITRE - COMINCIAMO BENE DEL 30/08/2011 - PRIVACY

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La trasmissione inizia con la conduttrice che legge l'Art. 15 della Costituzione Italiana "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge".
Il tema è "Siamo tutti spiati?"





00:01:12 Costanza Melani - Panoramica sulle problematiche relativa alla privacy
00:03:00 Alberto Marinelli - I social network
00:11:00 Anna Canepa - Intercettazioni
00:22:00 Stefano Tura - Intercettazione 13enne, chiusura giornale inglese "News of the world"
00:32:00 Peter Gomez - Limiti nelle intercettazioni
00:34:50 Peter Gomez - I calzini azzurri del giudice Mesiano
00:38:10 Peter Gomez - Quando il giornalista deve proteggere le fonti?
00:44:30 Alberto Marinello - Privacy e trasparenza per le figure pubbliche
00:46:25 Costanza Melani - Fuga di notizie e danni durante le indagini
00:48:00 Peter Gomez - Deontologia professionale
00:51:50 Anna Canepa - Legge bavaglio
00:54:00 Francesco Polimeni - Strumenti per le intercettazioni
01:04.40 Anna Canepa - Interecettazioni da parte di privati (il tradimento non è un reato)
01:05:40 Costanza Melani - Software spia per gli SMS e videocamere di sorveglianza
01:07:35 Alma Whitten, responsabile privacy Google
01:13:40 Alma Whitten - Google e i Governi
01:16:20 Costanza Melani - Telemedicina
01:18:20 Matteo Flora - I nostri dati sono la moneta di scambio e hanno valore commerciale
01:25:15 Alberto Marinello - Dettagli di interni e mezzi di trasporto su Google Street View
01:28:25 Matteo Flora - Facebook, riconoscimento facciale (taggare) non autorizzato.
01:30:30 Edoardo Segantini - Hedy Lamarr, La donna gatto - Innovazione comunicazioni mobili
01:36:00 Edoardo Segantini - Buona politica visionaria e pubblica, esempio americano
01:40:00 Matteo Flora - Gli smartphone e la geolocalizzazione
01:41:00 Alberto Marinello - Cellulari, profilazione e dipendenza
01:43:45 Francesco Bruno - Stalking, malessere e disagio per la vittima
01:50:00 Ten. Francesca Lauria, Nucleo Anti-Stalking - 1522 Numero Emergenza (multilingue)
01:51:50 Ten. Francesca Lauria - Portale Antiviolenza Donne
01:52:55 Ten. Francesca Lauria - Evitare fraintendimenti nei corteggiamenti
01:56:00 Ten. Francesca Lauria - Il senso di colpa delle vittime favorisce lo stalking
01:57:40 Francesco Bruno - Distinguere cose è stalking e cosa non lo è
01:58:15 Ten. Francesca Lauria - stalking fra condomini
01:58:35 Costanza Melani - L'associazione "Divento grande" - Donazioni per affetti da autismo


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sabato 3 dicembre 2011

RASSEGNA STAMPA SULLA PRIVACY

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RASSEGNA STAMPA SULLA PRIVACY by AGIAMO.BLOGSPOT.COM
I link possono variare e non funzionare dopo qualche tempo.
Ogni segnalazione in merito è gradita e mi consentirà di correggere gli errori ed aggiornare la pagina.







RASSEGNA STAMPA DALLA PIU' RECENTE ALLA PIU' DATATA

17/12/2011 - TESTO - "Papà Obama vieta Facebook alle figlie" - Corriere della sera
«Per ora non se ne parla, vedremo poi. Saha è troppo piccola, Malia avrebbe l'eta per un account: «Ma perché dovrebbero raccontare i fatti loro agli sconosciuti?»

26/11/2011 - VIDEO - Durata: 00:36:00 - VIDEOSORVEGLIANZA - E SE DOMANI - RAITRE
Videosorveglianza per la sicurezza pubblica, riconoscimento facciale, facebook, limiti d'uso  della videosorveglianza, confine fra sicurezza e rispetto della privacy, sorveglianza minori e asili, tecnologie, videoclassificazione profilo cliente che guarda in vetrina, uso di microtelecamere nei manichini in vetrina.

La trasmissione inizia con la conduttrice che legge l'Art. 15 della Costituzione Italiana "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge". Il tema è "Siamo tutti spiati?"

23/06/2011 - VIDEO - Durata: 00:01:24
LA FINESTRA SUL MONDO: Garante Privacy, nuove regole - TG1
Privacy sempre piu' a rischio con gli strumenti delle nuove tecnologie. Nella relazione annuale il garante invita tutti ad un maggiore rispetto della vita privata delle persone. Marco Bariletti, dal Tg1 delle 13.30

08/06/2011 - VIDEO - Durata: 00:01:13
LA FINESTRA SUL MONDO: Facebook: una faccia, un nome - TG1
Dimmi che faccia hai e ti dirò chi sei: è il servizio offerto da un nuovo programma di Facebook, partendo dalle fotografie. Può sembrare una violazione della privacy, ma c'è il modo di difendersi. Il servizio di Annapaola Ricci dal Tg1 delle 20:00.

07/05/2011 - AUDIO - Durata: 00:28:35
OGGI A PAGINA3: La privacy all'epoca della rete - RAI RADIOTRE
Ogni volta che visitiamo un sito o facciamo un acquisto online i nostri dati personali sono raccolti da aziende che poi li rivendono per scopi commerciali. Un business poco trasparente e senza regole. [...]
Non rinuncio a prendermi la soddisfazione di evidenziare che l'autore dell'articolo commentato nella trasmissione ha espresso un paio di concetti in modo praticamente identico a quanto già pubblicato da Rete Amica in novembre 2009 su Facebook attraverso una serie di commenti ed una nota dedicata alla privacy (vai alla pagina dedicata).

26/04/2011 - TESTO - RISPETTO ELETTRONICO - AGGREGARSI.BLOGSPOT.COM
Se sei anche tu una di quelle persone che non ha mai tempo, che ama rispettare il prossimo e che vorrebbe avere una vita telematica più fluida, priva di sorprese ed un miglior livello di privacy allora questo articolo fa proprio al caso tuo.

10/03/2011 - VIDEO - Durata: 00:29:22 - MAURO PAISSAN - MAURIZIO COSTANZO TALK
Nella trasmissione si parla di privacy in svariati ambiti: social network, autoprofilazione, prostituzione virtuale giovanile, videocamere di sorveglianza, morbosità, curiosità, mancanza di cultura della privacy, invadenza, gossip, giornalismo, salute etc...

07/10/2009 - VIDEO - Durata: 00:15:07 - COMINCIAMO BENE - FURTO D'IDENTITA'
Uno dei più gravi problemi causati dalla nostra poca attenzione al problema della privacy.

23/03/2009 - VIDEO - Durata: 00:23:06 - COMINCIAMO BENE - FURTO D'IDENTITA'
L'incredibile storia di Sabrina, phishing, carte di credito, giovani su facebook, dati richiesti per telefono.


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venerdì 2 dicembre 2011

Riprendere in mano il controllo della nostra privacy

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Forse non tutti lo sanno, ma pur non avendo nulla da nascondere, per questioni di profitto, o selezione del personale ai fini di assunzione e tanti altri casi, i nostri dati personali possono essere usati per mettere in atto vere e proprie discriminazioni (guarda il video di Teresa Mannino).

La legge sulla privacy non è stata disegnata per il gusto di complicarci la vita.
Sarebbe bene cominciare a pensare in modo differente e concedersi il lusso di comprendere i principi ispiratori di questo scudo protettivo. Anche se può sembrare noioso occuparsi di un tema così poco discusso, bastano poche e semplici osservazioni per intuire che vale la pena di dedicare a questo tema un po di tempo per farsi un quadro meno confuso e migliorare le proprie possibilità di tutela per se stessi e per gli altri.

Prima osservazione:
Perché per ogni respiro che facciamo ci chiedono il consenso al trattamento dei dati?
Ad esempio una "carta sconto" del supermercato potrebbe benissimo essere anonima con i benefici riservati "al portatore" come uno scontrino vincente del lotto tanto per intenderci.
Invece per ottenerla bisogna associarvi la propria identità.

Seconda osservazione:
Se compro in contanti e nel restituire l'articolo chiedo il rimborso, perché mi chiedono i dati personali con tanto di firma? Non basta restituire lo scontrino come giustificativo per l'addetto alla cassa o al box accoglienza?

Ora desidero suggerirvi una cosa importantissima applicabile immediatamente nella vita quotidiana.
Quando vi trovate a dover firmare la "Nota sul trattamento dei dati" leggetela!
Ci sono due tipi di nota, quella onesta e quella fatta male (non sto a giudicare se di proposito o per incompetenza).

La prima, quella fatta bene e rispettosa del consumatore, è redatta distinguendo in due riquadri i consensi rispettivamente obbligatori da quelli facoltativi così da facilitarvi nella scelta dei "si" e dei "no".

La seconda è un tutt'uno e costringe l'utente/consumatore ad accettare tutte le condizioni e tutti i trattamenti e le cessioni a terzi per tutte le finalità possibili ed immaginabili, solitamente incoerenti con le motivazioni per cui il cliente/utente sta facendo l'acquisto o stipulando un contratto o qualsiasi altra attività.

Per sfuggire ai casi come quest'ultimo, è buona prassi correggere il proprio stile di vita facendo più attenzione ad una serie di cose:
1) Non ridursi all'ultimo momento per fare acquisti importanti, perché in circostanze simili diventa molto difficile concentrarsi sugli aspetti appena descritti e pur di risolvere l'urgenza ci ritroveremmo a firmare qualsiasi cosa senza badare tanto al danno che scaturirebbe da un consenso al trattamento dei dati del secondo tipo.
2) Se avete rispettato il punto 1 quindi non avete fretta, dopo aver notato che la "nota sul trattamento dei dati" è del secondo tipo, con discrezione e senza fare troppo "rumore" salutate cordialmente l'esercente e andate a scoprire se in un altro posto adottano una "nota" del primo tipo quindi acquistate il servizio/prodotto presso quest'ultimo. Oltre ad aver tutelato la vostra privacy, avrete anche evitato di alimentare gli esercenti sbagliati e contemporaneamente avrete premiato quelli giusti.
3) Non farsi sopraffare dall'emotività e dal desiderio compulsivo di acquistare qualcosa, perché oltre a perdere completamente di vista l'importanza della "nota sul trattamento dei dati", arrechereste un gravissimo danno all'ambiente, ma di questo ne riparleremo in articoli dedicati.


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giovedì 1 dicembre 2011

Riprendere in mano il controllo della nostra privacy

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Faccio qui un tentativo per rendere più semplice e comprensibile e breve la questione della privacy.

I dati personali sono oggetto di tutela da parte delle istituzioni, in pratica una quota delle tasse che paghiamo, vengono impiegate per tenere in piedi strutture e risorse umane per fare la guardia ai nostri dati anagrafici e non solo.

Se poi disprezziamo questa protezione e vogliamo manifestare contro chi ci protegge, allora non abbiamo altro da fare che aprire le porte di casa, rendere trasparenti le mura, spogliarci e rendere nota la nostra rete sociale tramite l'elenco degli amici, parenti e colleghi nei social network, con dovizia di particolari tipo appunto il grado di parentela e le foto con l'indicazione precisa di chi è ogni persona ritratta nella foto.
Meglio ancora se tutto questo è accompagnato da informazioni sullo stato di salute, l'orientamento sessuale, politico e religioso.

Comunque non pensate che così facendo risparmierete qualcosa sulle tasse perché quella quota per sostenere chi vi protegge (www.garanteprivacy.it) la pagherete sempre, a vuoto ma la pagherete.

Intanto, prima di proseguire nella lettura di questo articolo, cominciate a leggere quest'altro, poi magari ritornate qui.


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Riprendere in mano il controllo della nostra privacy

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Questa tappa è di fondamentale importanza, affinché i cattivi vedano improvvisamente ridursi le informazioni indispensabili per capire le nostre mosse ed i nostri punti deboli dove è facile attaccarci. Trasmettere alle persone amate la buona prassi per tutelare al meglio la nostra privacy è già un primo modo sorprendente per manifestare l'amore.

Presi dalla frenesia quotidiana, da decenni si diffonde uno dei più pericolosi alibi sociale, ovvero la sindrome del "non ho tempo", così ci sentiamo giustificati per il nostro disinteresse a temi pallosi pur se nevralgici per il nostro futuro. Fra questi temi reputo di particolare interesse la questione della privacy, quando si presenta sotto forma di scambio commerciale, ovvero quando  per l'ottenimento di un bene o di un servizio o una prestazione sanitaria ci troviamo a dover firmare la temibile ed incomprensibile "Nota sul trattamento dei dati personali", ma cos'è? E perché ce la chiedono tutti? E soprattutto, a noi cosa ce ne importa di parlare di privacy e dati personali?

Le domande più frequenti sono:

 - A che serve capire cosa se ne fanno dei nostri dati?

 - Perché ci chiedono il consenso al trattamento dei dati?


Le affermazioni più frequenti sono:

 - I miei dati personali li do senza problemi e firmo qualsiasi trattamento perché non ho nulla da nascondere.

 - Ci sono problemi ben più importanti ed urgenti della privacy, come la fame nel mondo e le guerre.

 - Non ho mai il tempo di leggere le note sulla privacy o sul trattamento dei dati e comunque per me sono cose  incomprensibili.


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Lista delle priorità

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Ogni cosa segue un percorso logico dove ogni tappa del percorso è propedeutica per passare alla tappa successiva. La prima tappa è stata già superata ed era la premessa che vi ha portati fin qui. Adesso andremo a vedere la sequenza della tappe successive secondo il modesto parere di Rete Amica.

Questa tappa è di fondamentale importanza, affinché i cattivi vedano improvvisamente ridursi le informazioni indispensabili per capire le nostre mosse ed i nostri punti deboli dove è facile attaccarci. Trasmettere alle persone amate la buona prassi per tutelare al meglio la nostra privacy è già un primo modo sorprendente per manifestare l'amore.

02) Conoscere le fonti autorevoli e legalmente riconosciute dalle quali attingere la informazioni su cui basare le nostre strategie amorose e fornire alle persone che amiamo riferimenti utili attraverso i quali possono autonomamente intraprendere un percorso di autoconsapevolezza secondo criteri propri e scelte incondizionate.
Altro bel modo di manifestare l'amore in modo sorprendente.

03) Capire perché i cattivi scelgono questo ruolo. Credo che si una questione di sensibilità, nel senso che dovendo scegliere una strategia di vita si tende all'individualismo e alle "scorciatoie". Tale tendenza è un po di tutti, ma una parte di noi affronta la vita con maggiore attenzione alle trappole ed agli specchietti per le allodole. I più attenti, riescono ad intuire gli effetti a lungo temine degli stili di vita e delle scelte del momento ed hanno la tendenza alla divulgazione. I cattivi invece non hanno la pazienza di studiare i problemi ed alla fine li affrontano "tamponando" momentaneamente e lasciando ai posteri il compito di rimediare per i propri errori. I cattivi sono solo vittime di se stessi e si auto convincono di essere dei vincenti peggiorando di giorno in giorno le loro percezioni e il loro stile di vita a danno di tutti, inconsapevolmente anche di se stessi.

04) Individuare i punti deboli del sistema dei cattivi, capire i meccanismi che alimentano la loro cattiveria e le strategie per frenare la loro avanzata degenerativa.

05) Individuare le nostre debolezze ed impegnarci a contrastarle riscoprendo l'autostima ed il valore intrinseco di ogni singolo individuo sia nella società che nel ruolo istituzionale.

06) Cominciare ad alzare gli scudi per non subire più i colpi dell'avversario

07) Iniziare l'avanzata verso la riconquista delle risorse amorose da consegnare vittoriosi alle persone che amiamo

08) Festeggiare per aver dato il proprio contributo al miglioramento della vivibilità della propria terra di cui , oltre alle persone che amiamo, beneficeranno anche i nostri datori di lavoro :))))))))


10) Lasciare questo Mondo con la certezza di avere agito al meglio e di aver seminato tanto amore, quell'amore manifestato in modo davvero sorprendente durante il breve ma intenso periodo di vita terrena che ci è stato concesso.




Senza travalicate i confini del buongusto, è possibile anche dissentire.

La manifestazione d'amore più sorprendente 2/2


Allora questo amore? Arriva o no?
Certo ci siamo quasi...

Un volta individuato il potente di turno che potrebbe interferire col nostro bisogno di amare, possiamo anche accingerci a capire come ovviare al problema e quindi continuare ad amare in modo sempre più attento e completo tutte le persone che ci circondano a partire dai nostri piccoli fino ad arrivare al datore di lavoro (l'avrò sparata grossa stavolta?).

Siamo giunti dunque al punto nevralgico di questo mio inconsueto modo di vedere le cose e di come ne interpreto le correlazioni.

Infatti ogni singolo post di questo blog, affronterà un piccolo tassello di questa mia ipotesi apparentemente fuori da ogni immaginazione, e di volta in volta verranno resi evidenti e collegati a questa introduzione, tutti quei passaggi chiave che restituiranno la giusta credibilità a ciò che state leggendo in questa sorta di premessa.

Torniamo al titolo di questo post. Quando sorprendiamo gli altri?
Semplice! Quando facciamo o diciamo cose che vanno al di fuori delle aspettative che gli altri hanno su di noi.
Ovviamente si può sorprendere sia in bene che in male, ma noi ovviamente ci concentreremo sul bene giusto per contrastare l'eventuale potente di turno che invece, avendo perso il normale equilibrio neuronico, tende a concentrarsi involontariamente sul male. Una sorta di gioco degli equilibri insomma, gioco per il quale fin da adesso dovremo decidere da che parte stare.
Un gioco senza arbitri, ma con tanti spettatori.
Tre sono dunque i possibili ruoli che si possono assumere in questo gioco e non sarà possibile barare, perché barare vorrà dire essere autolesionisti e danneggiare le persone che si amano.

Ruolo del cattivo (il carnefice)
Spesso (ma non sempre per fortuna) questo ruolo viene assunto dal potente di turno che notoriamente, per la sua natura intrinseca, è portato a cadere nell'errore dell'abuso del suo potere (vedere anche "Il signore degli anelli").

Ruolo dello spettatore (la vittima)
E' colui che resta a guardare impotente lo svolgersi del gioco e che non vive ne le forti emozioni che vivono i giocatori in campo, ne trae una vantaggiosa esperienza per crescere. Uno insomma che guarda gli altri che si "divertono" (a buon intenditor...). A volte, dopo avere osservato lo svolgersi del gioco, i più sensibili e capaci decidono di partecipare attivamente scegliendo anch'essi un ruolo, ma non si sa mai se sceglieranno di far parte dei cattivi o dei buoni.

Ruolo del buono (il cavaliere solitario)
E' colui che deve superare tutti gli ostacoli messi in atto dai cattivi, ovviamente senza l'aiuto degli spettatori inermi o semplicemente svogliati o lagnusi, per consegnare il proprio amore alle persone amate.

Si chiama GIOCO DEL CONSUMO CONSAPEVOLE e chi non conosce le regole rischia di portare fiori e caramelle avvelenati alla propria amata ed ai propri figli. Veleni a basso dosaggio che riveleranno i loro devastanti effetti solo col tempo, quando sarà l'ora di prendere la pensione dopo tanti sacrifici o dopo aver messo finalmente piede dentro la casa di proprietà dopo 30 anni di mutuo.

Ecco che bisogna sorprendere le persone che amiamo cambiando le regole del nostro modo di amare. Continuiamo pure a regalare i fiori per San Valentino ed i giocattoli per il compleanno dei nostri bambini, ma non facciamolo più come lo abbiamo sempre fatto, aggiungiamo un ingrediente in più.
Un ingrediente che moltiplica smisuratamente il valore d'amore contenuto nei nostri gesti e nelle nostre scelte quotidiane, nei confronti di tutte le persone che ci privilegiano della loro fiducia a volte assolutamente cieca come quella dei nostri figli.

Da oggi, passo dopo passo, impareremo a sorprendere le persone
che amiamo attraverso un nuovo modo di consumare.
SORPRENDENTE NO?

Bene! Allora che aspettiamo? Tutti quelli che hanno deciso di far parte della squadra dei buoni mi seguano pure al prossimo post dove andremo a vedere le strategie da adottare per fronteggiare i cattivi.
Inizieremo dalla lista delle priorità e dal loro successivo sviluppo concettuale.

Voi, cattivi! Vergognatevi e venite pure a spiarci, l'amore è molto più contagioso dell'odio, sarà ancora più facile per i buoni contrastare la vostra opera distruttiva.

E voi spettatori, non capisco bene i motivi della vostra inettitudine, ma sono sicuro che saranno più quelli che alla fine si aggregheranno ai buoni che non ai cattivi.

Con questo auspicio si inizia i percorso di consapevolezza che spero ci chiarirà le idee su come affrontare la vita del cittadino in chiave amorosa.

Citerò spesso la mia amata terra, la Sicilia, alla quale dedico questo blog sperando di non oltrepassare mai i confini della verità e di non ferirla con affermazioni inopportune ed ingiuste.



La manifestazione d'amore più sorprendente 1/2

ringrazio tutti quelli che sugli altri social network, hanno concesso fiducia e consensi a questo fantomatico Rete Amica, e che mi hanno indirettamente indotto a scrivere su uno strumento più adatto per questo tipo cose, il blog, col quale ovviamente manterrò il collegamento a tutti gli altri strumenti della rete per utilizzare di ognuno di questi le migliori potenzialità di divulgazione e di interazione con le meravigliose persone che vogliono fare dell'amore un raffinato strumento di bene personale e collettivo nello stesso tempo.

Questo blog nasce da un mio preciso bisogno che spero coincida con il vostro. Trattasi del bisogno di amare, amare tutti e tutto, indipendentemente da dottrine, religioni, culture, ideologie e quant'altro possa aberrare il significato della parola amore.

Qualcuno starà già cambiando pagina pensando...
 "ma come e chi vuole amare questo demente attraverso un blog?".

Bene, sono pronto a dimostrare, anche ai più scettici ma anche ai pessimisti ed ai disfattisti, che attraverso dei semplicissimi ragionamenti logici, non sarà più possibile autoingannarci per preservare la nostra autostima, ma diventerà assolutamente necessario alimentarla attraverso uno stile di vita diverso che abbia un reale riscontro sulle nostre scelte quotidiane ed i cui risultati siano tangibili e non mistificabili neanche da noi stessi. Solo allora riusciremo a percepire la differenza tra l'autostima ingannevole e quella meritata, e vi assicuro anche che vi sarà più facile capire se l'autostima di chi vi sta di fronte è del primo o del secondo tipo.

Ma che centra l'amore?
Ora ci arriviamo, a poco a poco... con calma.

Nell'ora "d'aria" giornaliera che l'attuale sistema socio-economico mi concede, potrei guardare passivamente la TV o leggere passivamente un giornale, ma così facendo riuscirei a catturare informazioni utili solo per il 2% del tempo e magari alzandomi dalla poltroncina le dimentico pure. E poi diciamocelo chiaramente, tra una lamentela e l'altra, una volta col barbiere ed una volta coi colleghi di lavoro, gli anni passano e la socio-tecnologia è profondamente cambiata. Vi pare poco poter decidere da un momento all'altro di creare un blog e mettere a disposizione del mondo intero il mio pensiero?
E' evidente che uno strumento potente come la rete Internet non può essere stato creato da quattro sbarbatelli sfaccendati, o meglio direi che la parte tecnologica potrebbe essere stata creata da chiunque, ma la sua fruibilità e capillarità? personalmente penso che la rete ci sia stata messa a disposizione da quegli stessi potenti della Terra che accusiamo di tenerci in pugno, ma se questo fosse vero si aprono mille questioni tutte particolarmente complesse che sfuggono alle logiche standard a cui siamo ormai troppo abituati.

A questo punto, non potendo essere depositario della verità così come nessuno di noi può esserlo, ho scelto la mia versione dei fatti, che se pur fuori dalle righe, potrebbe anche ricevere qualche consenso oltre che molti dissensi (purché ovviamente non si travalichino i limiti del buon gusto).

Credo che attraverso il potere delle statistiche basate sui dati ricavati dagli stili di vita di ognuno di noi, i potenti della Terra possono decidere come governare, ma anche come governarci e, secondo me, c'è una bella differenza fra questi due modi di esprimersi.
Si perché "governare" sarebbe il giusto modo per definire cosa qualcuno o alcuni decidono ed attuano per il bene collettivo, mentre "governarci" mi mette un po' a disagio in quanto da l'impressione di un potere così esageratamente incontrollabile che può toccare la sfera intima di chiunque, ovunque esso sia.

Questa ipotesi mi terrorizza perché temo che il mio modo di amare venga controllato e aberrato attraverso una rete di informazioni personali che il potente di turno può utilizzare deliberatamente a favore o contro di me a seconda del suo particolare momento di coscienza, e sappiamo bene che chiunque, a causa della delicata natura neuronica, può improvvisamente non essere più se stesso. Ho reso l'idea fino ad ora?

Ma chi sarebbe o sarebbero i potenti di turno?
Tutti coloro i quali sanno più cose su di te di quante ne sappia tu su di loro, sono
"il potente di turno".